Castello di Bova

Descrizione

Bova è il centro più importante di quella che è conosciuta come “l’isola grecanica” della Calabria, area della provincia di Reggio Calabria nella quale sono ancora presenti dei parlanti dell’antico idioma greco-calabro.

Il Castello Normanno dell’antico borgo, in parte scavato nella roccia, risale al secolo XI e sorge sulla cima del Monte Rotondo a circa 827 m s.l.m., in posizione egemone sulla sottostante vallata.

Le poche tracce che rimangono della struttura originaria non sono sufficienti per ricostruire lo sviluppo planimetrico della pianta e nemmeno per datare e riconoscere le successive fasi costruttive di tutto l’impianto.

Le fonti descrivono un imponente castello fondato in epoca normanna e potenziato nel 1494 dagli Aragonesi.

dai pochi elementi, tuttavia, si può affermare che il castello fu progettato e costruito su vari piani di elevazione le cui fondazioni poggiavano direttamente sulla roccia. Gli ambienti ancora esistentisi trovavano su tre livelli: al piano inferiore “un salone” al quale si accedeva attraverso un “corridoio”; al piano superiore le due stanze e ancora più in alto una piccola cappella  con pianta rettangolare e coperta con volta a botte e affrescata, di cui restano ancora le tracce.

I muri interni hanno lo spessore di oltre 60 cm mentre quelli esterni ricavati dallo scavo della roccia, misurano 1.50 m. Tali muri, presentano delle caditoie.

Al Castello si addossavano le mura di cinta della città di cui faceva parte la Torre Parcopia ancora oggi esistente. La Torre, costruita nel X secolo, è posta ad ovest  rispetto all’abitato e al castello e presenta una forma unicircolare con anello basamentale più ampio di diametro, in pietra e mattoni. la parte superiore invece è stata costruita con una muratura mista fatta di pietre e cotto.

Intorno al castello sono nate anche diverse leggende locali. Su di un macigno, tra le rovine del maniero, è ancora visibile l’orma del piede di una donna che la leggenda vuole sia appartenuto alla Contessa Matilde di Canossa la quale aveva ricevuto il castello dal Pontefice Gregorio VII. Se l’orma corrispondeva con quella di una fanciulla quest’ultima avrebbe scoperto di discendere dalla famiglia della Contessa.

Un’altra leggenda parla dell'”Orma della Regina”. Secondo la leggenda, se il piede di una fanciulla avesse combaciato perfettamente con quello della Regina la roccia si sarebbe aperta facendo scoprire a quest’ultima il tesoro custodito.

Da Reggio Calabria il sito è raggiungibile in circa 52 km.

Fonte: Castelli nella Provincia di Reggio Calabria – Volume 7

LocalitaBova
Tipo Risorsacastelli