Area Grecanica: turismo e accoglienza
a cura di: antofra86
Ero prevenuto, non ci si sente mai così fortunati da credere che la dea bendata abbia alzato la mascherina e ti abbia preso di mira e così siamo partiti con...
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“Le disse che avrebbe dovuto vivere lì per capire le sue parole, anche solo qualche giorno, per rendersi conto che il mare non basta, e non basta nemmeno il clima, e il cielo limpido e il verde dei campi”.
Ho ascoltato queste parole in silenzio, finché la loro chiacchierata è terminata, e poi ho dato la mia opinione su questa terra.
A 15 anni è facile sbagliare, non perché sei giovane, ma perché sei cresciuto vedendo i tuoi affetti fare le valige ogni anno il 16 di agosto, perché quegli stessi affetti continuano a dirti che si sta bene dove si lavora, anche se poi, in agosto, in questa terra tanto ostile, centellinano i secondi prima di partire. E poi vivi in “rete”, non quella dove credi che la tua terra ti abbia chiuso, e pensi che fuori tutto sia più bello. Ho proposto a quello stesso quindicenne di aprire la finestra della sua camera e di chiudere quella di Chrome.
Non certo per presunzione o saccenza, ma perché io stessa mi sono ricreduta e sarei stata contenta se qualcuno, anni fa, mi avesse detto quelle parole. Quello che a 15 anni non apprezzavo, oggi lo amo così tanto che non potrei più farne a meno. Quegli stessi luoghi che un tempo guardavo da lontano, distrattamente e senza curiosità, oggi li voglio conoscere, voglio sapere la loro storia e, più di tutto, ho voglia di raccontarli.
L’area grecanica custodisce così tante ricchezze naturali e culturali che è difficile rimanere impassibili, rifiutarne la conoscenza. Negli ultimi anni, i circa 454 km² di superficie su cui si estende l’area sono stati visitati da migliaia di turisti nazionali e internazionali, che vivono i luoghi con rispetto, senza alterare gli equilibri.
Quello di oggi è quindi un turista green, eco solidale, sostenibile e soprattutto curioso. I pacchetti turistici offerti dagli operatori di zona e non sono un chiaro esempio di cosa si offre e a chi si offre. Si propongono visite guidate ed escursioni, ma anche semplici incontri con gli artigiani e i custodi dell’antica lingua greca di Calabria. Si visitano gli antichi borghi, si passeggia tra i vicoli di paesi abbandonati, si degustano prodotti tipici direttamente dalle mani sapienti dei produttori.
Il turismo sostenibile è di certo la più intelligente evoluzione del più ampio concetto di turismo: rappresenta una vera opportunità di crescita per le economie locali, dall’agricoltura, all’artigianato, fino alla valorizzazione di tradizioni antiche e preziose che racchiudono millenni di storia e cultura.
Il primo principio della Carta di Lanzarote, adottata durante la Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile del 1995, dice chiaramente che “lo sviluppo del turismo deve essere basato sul criterio della sostenibilità, ciò significa che deve essere ecologicamente sostenibile nel lungo periodo, economicamente conveniente, eticamente e socialmente equo nei riguardi delle comunità locali”.
Ho avuto la possibilità di parlare con chi i turisti li accompagna quotidianamente alla scoperta del territorio. Operatori di grande conoscenza ed esperienza, che si sono formati per passione e non per trovare solamente un’occupazione. Operatori specializzati e grandi conoscitori che hanno fatto del turismo sostenibile uno stile di vita per il quale si battono.
Sono stata felice di ascoltare i loro racconti, non solo perché interessanti, ma perché lasciavano trasparire l’orgoglio di aver realizzato un sogno. Il sogno di essere dei validi interpreti territoriali, capaci di trasmettere l’amore e far vivere le emozioni che questa terra sa offrire.
A questi uomini e queste donne piace pensare che in giro per il mondo ci siano AMICI che ricorderanno piacevolmente i giorni trascorsi qui in Calabria, che si emozioneranno nel riguardare le foto e che avranno così tanta nostalgia da dover ritornare ancora e poi ancora, fino a sentirla casa, questa nostra terra. Ho scritto AMICI e non turisti, perché è così che li chiamano, e io un mio amico non lo porterei mai a visitare un brutto luogo.
Obiettivi: Sei un turista incallito, un operatore territoriale, un appassionato di natura incontaminata e vuoi scoprire antichi borghi abitati o disabitati? Vuoi immergerti nella cultura secolare dell’Area Grecanica? Vuoi conoscere e imparare il greco di Calabria? Hai già conosciuto la Calabria Greca? Raccontaci il tuo Viaggio. Scriviamo insieme il Diario di Viaggio nella Calabria Greca!
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