ESCURSIONE al Castello di S. Niceto
Descrizione
Scheda Tecnica
Comune: Motta San Giovanni
Difficoltà: T
Tempi: 1.40 ore
Acqua Potabile: a Paterriti
Altitudini: Paterriti (417 m slm) – Sant’Aniceto (677 m s.l.m.)
Dislivelli: 260 m
Periodo: tutte le stagioni
Segnaletica: rosso – bianco – rosso (ma poco visibile)
Carte I.G.M.: Scala 1:25.000 n.e. F° 602 III Motta S. Giovanni
Itinerario breve e semplice ma egualmente suggestivo.
Si attraversa infatti un ambiente agreste di querce ed ulivi con coltivi delimitati da infiniti muretti a secco mentre il panorama si apre sulla parte meridionale dello Stretto di Messina. La meta è il Castello di S. Niceto che dalla sua posizione domina un ampio tratto di costa.
Ma non è solo la fortezza a rendere interessante l’itinerario. Intorno al Castello si possono osservare alcune antiche casette rurali costruite esclusivamente con il materiale lapideo disponibile in loco ma, soprattutto, le numerose chiesette, ormai allo stato di rudere, tutte ascrivibili al periodo medievale.
Infatti, il modo di dire: “si dìssiru li missi a Patarriti, non si ndi rinnu cchiù missi cantati!” probabilmente ricorda quando i canti delle liturgie orientali s’innalzavano dalle tante chiesette sparse in questo territorio così intensamente frequentato sino a non molto tempo fa.
L’itinerario è ad anello percorrendo all’andata l’antico sentiero e al ritorno la carreggiabile a nord del Castello.
Avvicinamento in auto
Da Reggio Calabria seguendo la tangenziale in direzione sud uscire a San Gregorio. Salire verso Croce Valanidi. Un km dopo ma prima di Oliveto s’incontra la deviazione a destra che attraversa la Fiumara Valanidi (subito dopo la fontana presso l’acquedotto in Località Cuzzetta) e in 3 km di stradina tortuosa e stretta giunge a Paterriti.
Percorso a piedi
Posteggiare l’auto nella minuscola piazzetta e imboccare la via Regia che scende a un piccolo corso d’acqua che taglia la strada. Poco avanti s’imbocca la stradina a sinistra e s’inizia a salire. Al prossimo bivio a destra e poco avanti si lascia il fondo in cemento per una mulattiera che svolta ripidamente a sinistra. Si lascia ora il Borgo e si cammina tra ulivi e querce bordati da muretti a secco. Giunti a una casetta si prosegue a sinistra con il fondo in selci sempre più evidente. Il panorama comincia ad aprirsi sullo Stretto e sull’Etna. Subito dopo la casa continuare a seguire il selciato a destra verso monte. Ormai il percorso è evidente e incombe la mole del Castello dove si giunge in breve. Per il ritorno s’imbocca la rotabile che sfiora un gruppo di case e aggira il Vallone di Paterriti giungendo, dopo pochi km di discesa panoramica, al punto di partenza.
Fonte: Guida Naturalistica della Calabria Greca – Alfonso Picone – Rubbettino Editore – Collana Parco Culturale della Calabria Greca