Orme sull’acqua: dal mare alla fiumara alla ricerca della verità
Descrizione
Saper ascoltare è condizione necessaria affinché un territorio si disveli a chi lo vuole attraversare…
Con questo viaggio si conosce un paesaggio naturale unico in Calabria e in Sicilia, quello delle fiumare, corsi d’acqua a carattere torrentizio alimentati per lo più dalla pioggia.
Seguendo i segni lasciati dall’acqua sul terreno, si ripercorre il cammino fatto dagli antichi Greci che si insediarono negli attuali Borghi della Calabria Greca risalendo il corso delle fiumare, un tempo presumibilmente navigabili per lunghi tratti. Nel contempo il viaggiatore prenderà coscienza di un altro cammino, avvenuto in tempi più recenti, una sorta di viaggio all’inverso fatto dai Greci di Calabria verso il mare, che ha generato nuovi insediamenti e nuove comunità, che ha rotto un legame ancestrale con il territorio e fatto sì che i giovani salpassero verso luoghi lontani: è il cammino dello spopolamento che, come per le fiumare, ha prosciugato di energia vitale il territorio.
Chi è predisposto ad ascoltare, passo dopo passo, si accorgerà che l’Aspromonte Greco continua sommessamente a parlare, attraverso i segni della tradizione, della cultura, e del patrimonio identitario lasciati in eredità dalle popolazioni insediate. Un’eredità visibile e rintracciabile non solo negli antichi Borghi e nei resti dei mulini, dei palmenti e dei frantoi deputati alla lavorazione del grano, dell’uva, delle olive, del bergamotto, nelle carcare in cui si producevano tegole, mattoni, calce… ma anche nei luoghi delle nuove identità: perché ogni persona che qui si incontra è una storia.
Un viaggio che permetterà di comprendere con rinnovata consapevolezza la verità su luoghi e comunità spesso mortificate ed umiliate da scelte di sviluppo arbitrarie e non condivise. Un’esperienza che evidenzierà gli stretti legami esistenti tra problematiche ambientali e disagio sociale, ma che farà anche conoscere best practices di sviluppo locale, che lentamente stanno restituendo dignità e parola ai Greci di Calabria ed alla loro terra.
Partecipanti: 4 minimo – 8 massimo
Durata: 8 giorni /7 notti
Viaggio: Autonomo
Prezzo: 1.180 a persona (in camera doppia) per minimo 4 Partecipanti. Supplemento camera singola: € 200
Sconti: Gruppi di 6 Partecipanti: 20% (€ 844/persona), Gruppi di 8 Partecipanti: 30% (€826/persona)
La quota comprende: pensione completa in camera doppia. Acqua e vino ai pasti (pranzo al sacco fornito , transfert da/per areoporto /stazione e durante le tappe del viaggio. Guida dedicata e Servizio transfer bagagli.
1° giorno
Punto di incontro Reggio Calabria Stazione/Aeroporto. Consegna dei bagagli e trasferimento a Condofuri.
A piedi percorrendo la spiaggia in direzione est (Bova Marina) si arriva alla foce della Fiumara dell’Amendolea luogo in cui il dolce si mescola al salato, il freddo al temperato, la sabbia alle pietre, gli agrumeti ai pezzi di legno levigati dal vento e trasformati dall’acqua. Si inizia a risalire questo habitat suggestivo in cui il silenzio è paradossalmente un suono che si percepisce solo in quanto tale. Questo particolare silenzio rivelerà e narrerà i caratteri intangibili e immateriali di un paesaggio mutevole come l’umore di chi lo vive, e accompagnerà il viaggiatore attraverso il calpestio delle pietre, il tintinnio dei collari delle capre, il brusio dell’acqua che si vede e non si vede e il fruscio del vento…
Da qui si risale fino ad Amendolea, antica frazione di Condofuri dove si pernotta all’Agriturismo il Bergamotto (circa 4 h di cammino). Uno dei tanti luoghi che si incontreranno nel viaggio in cui chi li gestisce crede in una rinascita sociale ed ambientale della Calabria Greca. Visita al Bergamotteto.
2° giorno
Colazione. Traversata della Fiumara e salita a Gallicianò, antico Borgo Grecanico dove si parla correntemente il Greco. Da visitare la Chiesa Ortodossa e la Casa dela Musica, un progetto finalizzato a rimarcare l’identità musicale di Gallicianò ibridandola con linguaggi contemporanei. (Circa 3 h di cammino). Si pranza si balla e si scende a Foculìu dove si incontra di nuovo la Fiumara e si ritorna per il pernottamento all’Agriturismo “Il Bergamotto”.
3°giorno
Colazione. Risalita della Fiumara fino a Roghudi (circa 4 h di cammino). Visita ad una Ghost Town simbolo dello spopolamento dell’Area, pranzo al sacco e pernottamento all’Ostello di Ghorio di Roghudi. Cena. Incontro con i giovani dell’Associazione Pro-Pentedattilo.
4° giorno
Colazione. Transfert fino a Roccaforte del Greco (circa 30 min.), punto panoramico spettacolare da cui ammirare la Fiumara dell’Amendolea. Visita all’azienda casearia Saccà e al Borgo. Pranzo al sacco e trasferimento alla Diga del Menta. Dalla Diga trekking alle Cascate Maesano (circa 3 ore) e trasferimento a Bova. Cena a Bova alla Cooperativa San Leo e pernottamento al B&B Kalòs. Incontro con i giovani della Coop. San Leo.
5° giorno
Colazione. Visita del Borgo, Bandiera Arancione per il TCI, e del Sentiero della Civiltà contadina. Con il transfer arrivo ai Campi di Bova e passeggiata fino a raggiungere il Laghetto (circa 1 ora), pranzo al sacco e passeggiata panoramica ad anello in cui si vedono le vallate grecaniche e quelle della locride (circa 2 ore). Ritorno a Bova e nel pomeriggio visita alla residenza artistica della Ceramica, materiale che da sempre evoca la memoria identitaria che dimora nell’arte, nella storia, nei manufatti, e nelle antiche tradizioni di una intera comunità. Cena e pernottamento.
6° giorno
Partenza a piedi da Bova per la Vallata di San Pasquale, sito ricco di antichi mulini, pranzo al sacco, arrivo a Bova Marina (circa 4 ore) e visita al Parco Archeoderi e al Centro di documentazione. Trasferimento a Palizzi per il pernottamento che avverrà, in base alla stagione, sul mare o in collina presso l’Agriturismo Agunì.
7° giorno
Visita ai vigneti della Cooperativa Terre Grecaniche che fanno parte del Percorso “Stazioni di Ascolto” luoghi densi di identità che vogliono conferire un nuovo senso narrativo al paesaggio per svelare ad abitanti e viaggiatori aspetti naturali di eccezionale bellezza, e aiutare ad avere una maggiore consapevolezza del patrimonio di ogni luogo, ovunque ci si trovi. Cena e pernottamento a Palizzi.
8° giorno
Visita a Pentedattilo, la Mano dell’Aspromonte, un antico Borgo abbandonato, oggi frazione di Melito Porto Salvo. Cinque sporgenze di rupe arenaria che disegnano una caratteristica forma di mano, nel palmo della quale è contenuto quel che resta del Borgo. Oltre alle diverse botteghe artigianali è possibile ,attraverso le istallazioni del Progetto I Majia -Incantesimo, riconoscere nel patrimonio mitologico dei “cunti”, le fiabe locali, gli elementi antropologici che riassumono la Calabria Greca dei giorni nostri nei suoi diversi aspetti culturali, sociali ed economici. Pranzo al sacco. Ritorno a Reggio Calabria Stazione/Aeroporto e partenza.
Possibilità di prolungare il soggiorno (all’arrivo o alla partenza) a Reggio Calabria per visitare il Museo della Magna Grecia, la Sala dei Bronzi di Riace, il Castello Aragonese ed il Lungomare Falcomatà uno dei waterfront più belli d’Italia.