ESCURSIONE al Santuario di Santa Maria di Mallamace
Descrizione
A Cardeto e nella Vallata della Fiumara Sant’Agata è attestata la pratica del rito greco fino al 1700 ed alla data della prima rilevazione generale delle minoranze straniere, eseguita in sede di censimento subito dopo l’unità (1881), la totalità degli abitanti veniva indicata come greca.
Meta della passeggiata è il Santuario di Santa Maria Assunta di Mallamace che si trova a monte dell’abitato di Cardeto, a circa un chilometro a oriente.
Ogni anno si celebra un percorso processionale in onore della Madonna dell’Assunta la cui statua in legno (copia della più preziosa statua in marmo, custodita nell’altare principale all’interno del Santuario) viene portata a spalla nella prima domenica di ottobre dai portatori della vara dalla Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo a Cardeto fino alla Chiesa di Mallamace dove un raduno spontaneo di suonatori accompagnato dalle prime frittole della stagione delizieranno i fedeli.
La statua della Madonna dell’Assunta farà poi ritorno a Cardeto per la sua festa del 15 Agosto. Accanto al Santuario riposano le spoglie del più illustre cittadino di Cardeto, il Cardinale Luigi Tripepi, all’interno alcune immagini che lo ritraggono e versi poetici che esprimono l’attaccamento del cardinale alla sua natìa terra d’Aspromonte.
Scheda Tecnica
Comune: Cardeto
Difficoltà: E
Tempi: 1-1.30 ore
Acqua: alla partenza e all’arrivo
Dislivelli: circa 300 m.; ponte sulla fiumara (circa 500 m) – Mallamace (circa 800 m)
Carte I.G.M.: Scala 1:25.000 F° 602 III Motta S. G.
Avvicinamento in auto
Appena 15 km separano la Città di Reggio Calabria da Cardeto con una strada che risale la Vallata della Fiumara di Sant’Agata. All’ingresso del paese deviare a destra seguendo la strada che lo attraversa nella parte bassa e giunge al moderno ponte in legno che supera la fiumara. Si possono parcheggiare le macchine nella piazzola appena superato il ponte, dal muro selciato la piccola sorgiva detta i Rahali vi potrà dissetare.
Percorso a piedi
Tornati all’ingresso del ponte imboccare la pista, inizialmente in cemento, che costeggia e risale la fiumara. Ammirevole la cura con cui vengono coltivati i piccoli appezzamenti di terreno strappati all’alveo detti nasidi.
Superate alcune briglie un piccolo ponte consente di passare dall’altra riva del corso d’acqua. Dopo un’ansa della fiumara una stradina, sulla destra, lasciate il greto per salire tra la piccola frazione di Muscini (a destra) e la palazzina stagionale dei nobili Malgeri (a sinistra).
Proseguendo per circa 100 metri sulla strada cementata il primo bivio a sinistra è l’ingresso dell’antica mulattiera che sale diretta al Santuario ma dovete superare un breve tratto senza traccia che attraversa alcuni coltivi terrazzati. Altrimenti continuate a seguire la strada in cemento che conduce alla Frazione di Sant’Elia e si collega alla strada asfaltata che proviene da Cardeto e, a sinistra, termina al Santuario.
Proseguendo potrete bere alla sorgiva du Sambuchédu e ammirare i secolari castagni che ombreggiano le edicolette sacre della via Crucis.
Fonte: Guida Naturalistica della Calabria Greca – Alfonso Picone – Rubbettino Editore – Collana Parco Culturale della Calabria Greca